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La finanza agevolata si riferisce agli strumenti finanziari messi a disposizione dal legislatore per supportare le imprese nello sviluppo di nuovi progetti e nella crescita del tessuto produttivo.
Questi strumenti offrono vantaggi economici competitivi e sono progettati per favorire il progresso aziendale.
Le principali fonti di finanza agevolata includono:
Questi strumenti aiutano a superare gli squilibri territoriali e permettono alle imprese di affrontare le sfide della globalizzazione e dell’innovazione tecnologica. Sono cruciali, soprattutto in periodi di economia anticiclica, per quelle imprese che trovano difficile accedere al credito tradizionale.
Sono contributi a fondo perduto che non richiedono restituzione e servono ad aumentare il capitale aziendale, finanziando investimenti in beni strumentali e immateriali.
Erogati a fondo perduto per ridurre il costo di acquisizione di beni ammortizzabili, questi contributi vengono contabilizzati come minori quote di ammortamento o come ricavi proporzionali.
Contributi a fondo perduto, coprono i costi di gestione per specifici progetti e sono tassati come ricavi nel periodo di competenza.
Riduzione del tasso di interesse su finanziamenti a medio-lungo termine, erogata dall’istituto finanziatore e contabilizzata come riduzione degli interessi passivi.
Simili ai contributi in conto interessi, ma applicati ai contratti di locazione finanziaria per ridurne i costi.
Strumento agevolativo fiscale che riduce il peso delle imposte attraverso detrazioni, applicabile per specifici investimenti o assunzioni.
Indicato e monetizzato nella dichiarazione dei redditi per pagamenti di IVA, IRPEF, IRES, ecc. Non considerato un ricavo.
Indicato e monetizzato nella dichiarazione dei redditi per pagamenti di IVA, IRPEF, IRES, ecc. Non considerato un ricavo.
Garanzie offerte per finanziamenti a medio-lungo termine da consorzi, cooperative o enti pubblici, per facilitare l’accesso al credito delle imprese.
